lunedì, maggio 19, 2008
martedì, aprile 22, 2008
anche io foto
ultimamente mi sono riavvicinato alla pellicola
forse pero' era lei che continuava a ronzarmi intorno.
sara' che la macchina digitale e' di mio fratello,
sara' perche' la pellicola 'canta', non puoi imbrogliare,
o forse e' solo feticismo ma qualche tempo fa ho tirato fuori dal cappello una ferrania elioflex, una vecchia macchina fotografica che avevamo rubato non mi ricordo piu' dove, una finta biottica, una ciofeca in parole povere senza esposimetro ne telemetro.
ma quello che mi ha incuriosito fin dal principio e' stato il formato: 6*6.
allora l'ho aperta, pulita, oliata, provata e riprovata.
no, non scatta
spruzza altro olio
non scattta ancora
troppo, asciugalo
fatto sta che la luce irrompe, esplode e impressiona,
funziona!
mettendo da parte le regolazioni di fino, l'esposizione, la messa a fuoco, i filtri e le ottiche mi ritrovo ad avere fotografia.
vi posto una scansione dalla prima pellicola ( scaduta ) che ho provato ad usare, tra poco mi organizzero' una camera oscura per stampare anche quelli in bn che per ora ho solo sviluppato
salut
ecco la pellicola bn
martedì, aprile 15, 2008
resistere! è necessario resistere!
Addio Italia.
Jeff Israely del "Time" scriveva così pochi giorni prima delle elezioni:
Da dove cominciare?
Cosa scrivere? Dobbiamo parlare delle elezioni italiane, no? Anche se sono passati solo due anni dal voto, è cambiato poco. Berlusconi è sempre lo stesso. Veltroni si vanta di "andare da solo", ma è pronto ad andare con Berlusconi in persona. Potremmo parlare di un sistema politico sull'orlo del collasso. Di un Paese vecchio, bloccato. Ma anche queste cose sono già state scritte: siamo stanchi e i cliché sono ovunque: sole, mare, un bel Paese in rovina, Machiavelli e Michelangelo. Meglio resistere e cercare una via d'uscita. O almeno un inizio.
(leggi l'articolo sul blog di internazionale: http://www.bloginternazionale.com/)
Jeff Israely del "Time" scriveva così pochi giorni prima delle elezioni:
Da dove cominciare?
Cosa scrivere? Dobbiamo parlare delle elezioni italiane, no? Anche se sono passati solo due anni dal voto, è cambiato poco. Berlusconi è sempre lo stesso. Veltroni si vanta di "andare da solo", ma è pronto ad andare con Berlusconi in persona. Potremmo parlare di un sistema politico sull'orlo del collasso. Di un Paese vecchio, bloccato. Ma anche queste cose sono già state scritte: siamo stanchi e i cliché sono ovunque: sole, mare, un bel Paese in rovina, Machiavelli e Michelangelo. Meglio resistere e cercare una via d'uscita. O almeno un inizio.
(leggi l'articolo sul blog di internazionale: http://www.bloginternazionale.com/)
lunedì, aprile 14, 2008
Ciao a tutti!!!!!!
In questo momento di lutto nazional-politico e di voglia di emigrare all'estero cerco comunque di diffondere un messaggio di speranza: se qualcuno di voi fosse libero nel weekend del 9-10-11 maggio si faccia avanti!!!! Qua stiamo organizzando un incontro tra vecchi compari e comparesse fotografi e fotografe!!!! Si accettano idee, suggerimenti, suggestioni....
spero di sentirvi!!!!
Buonanotte Italia,
Simone
In questo momento di lutto nazional-politico e di voglia di emigrare all'estero cerco comunque di diffondere un messaggio di speranza: se qualcuno di voi fosse libero nel weekend del 9-10-11 maggio si faccia avanti!!!! Qua stiamo organizzando un incontro tra vecchi compari e comparesse fotografi e fotografe!!!! Si accettano idee, suggerimenti, suggestioni....
spero di sentirvi!!!!
Buonanotte Italia,
Simone
mercoledì, gennaio 30, 2008
Se per caso vi trovaste a passare...
Ciao a tutti, dispersi amici di cinque giorni l'anno, vi lascio il link alla mia pagina su flickr, ci sono i miei lavori fotografici... magari qualcuno è interessato:
http://www.flickr.com/photos/22582512@N06/
A presto.
http://www.flickr.com/photos/22582512@N06/
A presto.
martedì, gennaio 01, 2008
MANTOVA 2008
Una MANTOVA, città nostra, spettrale e avvolta nella sua coltre di nebbia più profonda e impenetrabile nel suo segreto indecifrabile dell'esistere e quanto fuori dal suo (?) festival mi regala il passaggio al nuoo scaglione nel millennio verso il ... se festival sarà.
Delle mie scarne immagini vi donerò minima riproduzione visibile...
Auguri a Tutti Noi e a Tutti Voi.
Lodeserto a Mantova, again
seppur fuori dal tempo.
Delle mie scarne immagini vi donerò minima riproduzione visibile...
Auguri a Tutti Noi e a Tutti Voi.
Lodeserto a Mantova, again
seppur fuori dal tempo.
giovedì, dicembre 20, 2007
BENTORNATI !
Ciao Ragazzi, bentrovati.
Avete visto, ho fatto le pulizie e dato che stanotte non avevo sonno ho dato anche una rimodernata. Tutto nero e grigio, lo so, avete ragione, fa un po' macabro, ma dà valore alle foto e quando avrete postato anche le vostre vedrete che avrà un bell'effetto.
Ho deciso come primo intervento di inserire immagini estratte da un lavoro a cui mi sto dedicando da qualche tempo. E' vero, nessun fotografo sfugge all'attrazione del nudo, prima o poi tutti si cimentano in questo tipo di ricerca e io, non volendo essere da meno, faccio altrettanto. Mia zia ha un appartamento che tiene sfitto da qualche tempo e ho pensato di usarlo come location per questi scatti. Ho lavorato con diversi soggetti in diversi momenti e la cosa stupefacente e che si ottengono risultati straordinariamente eterogenei. Ognuna di queste donne, con cui ho un rapporto di amicizia da anni, è riuscita a mettersi a proprio agio dandomi la possibilità di raccontare qualcosa della sua personalità. C'è ancora parecchio da fare ma posso dire che i risultati, per il momento, mi hanno molto soddisfatto. Se tutto va bene, queste e altre immagini faranno parte di una mia personale a Palermo (in un locale, niente di esagerato), tutto a spese del committente però, che per uno squattrinato come me va benissimo.
A voi dunque, sono curioso di vedere qualcosa di vostro a breve; attendo fiducioso.
Alessio.
P.S. Ho scoperto che si possono inserire anche video: Arianna che ne dici?
venerdì, settembre 07, 2007
UN ANNO DOPO... + di mesi 12
- --- Lodeserto Latitanti --- -
Cari Festivalieri in Corso…
trattenuta ancora, ora e ancora, in Cantabria in questo momento - pur nella sua micro-entitá - piú Infinita che mai… con la frontiera fino a voi di questi 1520,93 km che dalle mie e Vostre Piazze aperte sui 1000 colori al Cielo mi stanno separando a forza e triste idea...
Un anno dopo, + di mesi 12
che questa volta
saró ad attendere
Per ancora una volta tornare
Tornare a respirare
di quel Mantova mistero e desiderio
Che vi lascio in sapore totale
Inviatemene, ve ne prego e invito,
ancora Tracce di ogni tipo
mentre spero presto
possano raggiungervi le mie.
I miei auguri piú vivi e veri
Per un Festival Strepitoso
Piú che mai
Ad ognuno di VOI.
a.
“Il Linguaggio é un traditore, un agente segreto doppiogiochista che scivola inavvertito tra un confine e l’altro nel cuore della notte. É una pesante nevicata su un paese straniero, che nasconde le forme e i controrni della realtá sotto un manto di nebuloso biancore. É un cane azzoppato, che non riesce mai a eseguire correttamente gli esercizi richiesti."
[ LA CASA DEL SONNO - J. Coe ]
Ohi Patrick, con tutto il tuo carico esplosivo di Soprese, magari fai un salto da Coe anche per me... e PERDONA queste LODESERTO LATITANTI...
bigLode
a.
venerdì, giugno 15, 2007
un piccolo grande ritorno...
Ciao amici...
beh? il blog langue... nel frattempo a me faceva piacere farvi avere mie notizie. Mi sono laureata...non so che fare del mio futuro...ho finalmente una macchina fotografica seria...quindi ho anche mandato la domanda per Mantova Così, se mi prendono (daaaai) non sarò più infiltrata...
Ah...e mi sono lanciata...ho partecipato ad una collettiva a Treviso!
E voi? Fatevi vivi...che a parte i distaccamenti toscani e romani non so più nulla...
baci
domenica, maggio 13, 2007
EGGIA'... SONO UN VERME
Ciao bloggers.
informo tutti gli eventuali interessati (anna), che se volete le foto di mantova 2006 le potete trovare su emule al donkey server no°2 alla voce "festivaletteraturalivorno".
credo vi serva una connessione fastweb e in più io devo essere connesso, essendo l'unico ad avere il file, quindoi casomai contattatemi. baci. il vostro fedele verme.
informo tutti gli eventuali interessati (anna), che se volete le foto di mantova 2006 le potete trovare su emule al donkey server no°2 alla voce "festivaletteraturalivorno".
credo vi serva una connessione fastweb e in più io devo essere connesso, essendo l'unico ad avere il file, quindoi casomai contattatemi. baci. il vostro fedele verme.
mercoledì, maggio 09, 2007
SOS juke box.. Play M9 ...
la lontananza saiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
è come il veeeeeeeeentooooooooooooooooo....
è come il veeeeeeeeentooooooooooooooooo....
martedì, maggio 01, 2007
martedì, aprile 10, 2007
QUI SIAMO SOLO PASSAGGI
In quanto futuro capo di molti bloggers di questo blog,
volevo farmi vivo (colpevolmente) dopo tanto tempo
per esprimere una mia opinione: al di là
di quella malinconia con quel retrogusto amarognolo
che si può provare alla vista del nostro blog
ultimamente un po' arido
volevo farmi vivo (colpevolmente) dopo tanto tempo
per esprimere una mia opinione: al di là
di quella malinconia con quel retrogusto amarognolo
che si può provare alla vista del nostro blog
ultimamente un po' arido
credo che nessuno si debba preoccupare troppo:
al di sotto di questo blog scorre un fiume impetuoso
alimentato di continuo
da un incredibile turbinio di connessioni sinaptiche e spirituali
che, ne sono convinto, ognuno di noi nel suo piccolo
va avanti nell'alimentare.
al di sotto di questo blog scorre un fiume impetuoso
alimentato di continuo
da un incredibile turbinio di connessioni sinaptiche e spirituali
che, ne sono convinto, ognuno di noi nel suo piccolo
va avanti nell'alimentare.
(eh sono proprio arrogantemente orgoglioso di questo gruppetto di fotografi-bloggers-scrittori-bevitori-viveurs)
Questo spazietto virtuale ha il difetto strutturale di di non poter tenere il passo di queste nostre passioni: è solo superficie, fuggevolezza, istantaneità: cattura quasi casualmente quei piccoli fotogrammi che fuoriescono dal flusso e schizzano qui sullo schermo.
QUINDI, nessuna processione funebre per l'"S.O.S.: Sogno o Sonfregato Village".
Buona notte a tutti
P.S.: per chi non riesce ad accedere al blog, forse è solo quetione di aggiornare il proprio profilo da "Blogger" a "Google account"...è l'unica cosa che mi viene in mente...
Buona notte a tutti
P.S.: per chi non riesce ad accedere al blog, forse è solo quetione di aggiornare il proprio profilo da "Blogger" a "Google account"...è l'unica cosa che mi viene in mente...
P.P.S.: Thanx to F.
martedì, marzo 20, 2007
venerdì, marzo 02, 2007
una scomoda verità
Ieri sera sono stata al "kino d'essé" che qui a livorno è il cinema "alternativo". proiettavano "una scomoda verità" il film-documentario di Al Gore su quello che è uno dei temi + di moda ultimamente, ovvero il surriscaldamento della terra...come se prima il problema dell'inquinamento e affini non ci toccasse. però è già qualcosa che un politico si metta a parlare di queste cose. e chissenefrega se si fa propaganda o che altro. l'importante è tirare fuori certi temi. il cinema era pieno, ma non basta. sembra che certe cose non ci tocchino, com'è possibile?
com'è possibile che la sinistra si chiami ancora "sinistra"?
troppe domande mi faccio, e poche sono le risposte.
ma ho capito una cosa. che in questo cazzo di mondo ti deve esplodere una bomba in mano x poter dire:le bombe sono pericolose.
può sembrare inutile seguire certe regole nel nostro piccolo, frustrante se ci guardiamo intorno e vediamo che nessuno prova a cambiare. ma proviamoci, provateci
spargete la voce!
www.climatecrisis.net
http://www.climatecrisis.net/takeaction/whatyoucando/
p.s.:ma che fine abbiamo fatto tutti?!
com'è possibile che la sinistra si chiami ancora "sinistra"?
troppe domande mi faccio, e poche sono le risposte.
ma ho capito una cosa. che in questo cazzo di mondo ti deve esplodere una bomba in mano x poter dire:le bombe sono pericolose.
può sembrare inutile seguire certe regole nel nostro piccolo, frustrante se ci guardiamo intorno e vediamo che nessuno prova a cambiare. ma proviamoci, provateci
spargete la voce!
www.climatecrisis.net
http://www.climatecrisis.net/takeaction/whatyoucando/
p.s.:ma che fine abbiamo fatto tutti?!
giovedì, marzo 01, 2007
venerdì, febbraio 16, 2007
concerto a bologna
domenica, gennaio 28, 2007
martedì, gennaio 23, 2007
Auguri a chi festeggia il compleanno..
Sondaggio: Chi è?
1. Benedetta
2. Lella Costa
3. La città eterna
4. il video mai concluso di Arianna
5. il bambolotto
6. la torre di Pisa
7. la ricicletta
8. trenitalia
9. la routine
10. Anna
1. Benedetta
2. Lella Costa
3. La città eterna
4. il video mai concluso di Arianna
5. il bambolotto
6. la torre di Pisa
7. la ricicletta
8. trenitalia
9. la routine
10. Anna
lunedì, gennaio 15, 2007
domenica, gennaio 14, 2007
giovedì, gennaio 11, 2007
Come disse l'omino tutto tondo: "qui qualcosa non quadra!"
Ciao cari condomini,
accedo al sito, oggi, con l'intenzione di dare un contributo estetico e organizzativo al blog, che mi appare ultimamente un po' trascurato, inoltre sembra che anche dall'alto (google) ci siano state importanti modifiche. Insomma, volevo un attimo capire e riorganizzare il blog, visto che, in qualità di creatore, mi è sembrato oltrechè utile, doveroso.
Per farla breve: non posso più intervenire sulle impostazioni e nemmeno visualizzare i membri, nulla insomma. Posso solo inserire nuovi post e modificarli.
Arianna??? che hai combinato?
accedo al sito, oggi, con l'intenzione di dare un contributo estetico e organizzativo al blog, che mi appare ultimamente un po' trascurato, inoltre sembra che anche dall'alto (google) ci siano state importanti modifiche. Insomma, volevo un attimo capire e riorganizzare il blog, visto che, in qualità di creatore, mi è sembrato oltrechè utile, doveroso.
Per farla breve: non posso più intervenire sulle impostazioni e nemmeno visualizzare i membri, nulla insomma. Posso solo inserire nuovi post e modificarli.
Arianna??? che hai combinato?
mercoledì, gennaio 10, 2007
Meraviglie italiane.
CRONACA
Strage di Ustica, generali assoltiNessun risarcimento ai famigliari vittime ROMA - La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale del tribunale di Roma contro l'assoluzione dei generali dell' Aeronautica Lamberto Bertolucci e Franco Ferri per il disastro di Ustica. Resta preclusa quindi la possibilità di riaprire il processo anche per la parte relativa ai risarcimenti civili. Dopo 27 anni, la strage di Ustica si chiude senza nessun colpevole. I generali Bartolucci e Ferri, accusati di alto tradimento, escano definitivamente dal processo. Resta così confermata la sentenza della Corte d'Appello di Roma del 15 dicembre 2005 che aveva assolto con la formula "perchè il fatto non sussiste" i due alti ufficiali dell'Aeronautica accusati di alto tradimento perché avrebbero depistato le indagini. Al cambiamento della formula puntava invece la Procura generale e anche il governo difeso dall'Avvocatura dello Stato che chiedevano di modificare la formula perchè il fatto non sussiste con un "perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato". La prima sezione penale presieduta da Torquato Gemelli ha invece optato per lasciare l'assoluzione piena e definitiva ai generali, precludendo in questo modo la possibilità per i famigliari delle vittime di chiedere almeno un risarcimento morale. (10 gennaio 2007)
da repubblica.it
Strage di Ustica, generali assoltiNessun risarcimento ai famigliari vittime ROMA - La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale del tribunale di Roma contro l'assoluzione dei generali dell' Aeronautica Lamberto Bertolucci e Franco Ferri per il disastro di Ustica. Resta preclusa quindi la possibilità di riaprire il processo anche per la parte relativa ai risarcimenti civili. Dopo 27 anni, la strage di Ustica si chiude senza nessun colpevole. I generali Bartolucci e Ferri, accusati di alto tradimento, escano definitivamente dal processo. Resta così confermata la sentenza della Corte d'Appello di Roma del 15 dicembre 2005 che aveva assolto con la formula "perchè il fatto non sussiste" i due alti ufficiali dell'Aeronautica accusati di alto tradimento perché avrebbero depistato le indagini. Al cambiamento della formula puntava invece la Procura generale e anche il governo difeso dall'Avvocatura dello Stato che chiedevano di modificare la formula perchè il fatto non sussiste con un "perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato". La prima sezione penale presieduta da Torquato Gemelli ha invece optato per lasciare l'assoluzione piena e definitiva ai generali, precludendo in questo modo la possibilità per i famigliari delle vittime di chiedere almeno un risarcimento morale. (10 gennaio 2007)
da repubblica.it
lunedì, gennaio 08, 2007
Meraviglie di Sicilia
Salve cari condomini,
La foto che state vedendo è un'immagine al tramonto, scattata ieri, di uno dei due laghi artificiali di Ganzirri (Messina) creato in origine per la coltivazione delle cozze, adesso semplice attrazione turistica: le cozze le hanno spostate nell'altro lago, più piccolo.
Bene, finito; volevo solo rendervi partecipi di una mia emozione per una foto ben riuscita.
baci beneaugurali.
sabato, gennaio 06, 2007
2007! 2007! 2007! 2007! 2007!
cari condomini,
per iniziare i miei complimenti per la cura minuziosa del nostro pregiato stabile,
ammirazione per la composizione floreale dei balconi,
accostamenti cromatici deliziosi.
per proseguire, un brindisi all'assenzio al nuovo anno per tutti voi.
con l'augurio di incontrarvi sempre così illuminati affacciati in veranda.
bea.
per iniziare i miei complimenti per la cura minuziosa del nostro pregiato stabile,
ammirazione per la composizione floreale dei balconi,
accostamenti cromatici deliziosi.
per proseguire, un brindisi all'assenzio al nuovo anno per tutti voi.
con l'augurio di incontrarvi sempre così illuminati affacciati in veranda.
bea.
mercoledì, gennaio 03, 2007
Notturno delle cinque
Da Genova a Catania, passando per il via.
Attraversando una nazione intera conservando niente.
Allo specchio non ti riconosco, forse ti vedo ma non ti osservo.
Sotto il peso dell'atmosfera la punta delle mie scarpe
e l'unica cosa che cambia è il selciato.
Si può star chiusi in libreria e conoscere il mondo
e perdersi comunque appena fuori del portone.
Si può girare il mondo, calpestarlo tutto e dimenticare poi i nomi delle cose.
Solo voglia di esistere, nessuna ambizione... morde il fegato alla frivolezza.
Al buio, in silenzio ci si ascolta e nel caos ci si ritrova,
sempre vergini illusi e la luce è un giudice che conosce la realtà dei fatti.
Vivere in un angolo, in un anfratto di coscienza senza fame, senza sete o pulsioni di ogni sorta.
Vorrei nei sensi tutta l'arte del mondo
nella gola ogni vino
mi basterebbe questo (forse troppo)
per smettere di pensare.
Attraversando una nazione intera conservando niente.
Allo specchio non ti riconosco, forse ti vedo ma non ti osservo.
Sotto il peso dell'atmosfera la punta delle mie scarpe
e l'unica cosa che cambia è il selciato.
Si può star chiusi in libreria e conoscere il mondo
e perdersi comunque appena fuori del portone.
Si può girare il mondo, calpestarlo tutto e dimenticare poi i nomi delle cose.
Solo voglia di esistere, nessuna ambizione... morde il fegato alla frivolezza.
Al buio, in silenzio ci si ascolta e nel caos ci si ritrova,
sempre vergini illusi e la luce è un giudice che conosce la realtà dei fatti.
Vivere in un angolo, in un anfratto di coscienza senza fame, senza sete o pulsioni di ogni sorta.
Vorrei nei sensi tutta l'arte del mondo
nella gola ogni vino
nella pancia ogni donna che avrei voluto amare
le mani tutte nervi per morire di toccare
mi basterebbe questo (forse troppo)
per smettere di pensare.
lunedì, gennaio 01, 2007
domenica, dicembre 31, 2006
Una ricetta della signora Goethe madre di Wolfgang
Si prendano dodici mesi,
si puliscano bene dall’Angoscia,
dall’Amarezza,
dall’Avarizia e dalla Pedanteria...
e si spezzetti,
ogni mese,
in trentao trentun parti,
sicchè la quantità sia sufficiente
proprio per un anno.
Ogni giorno viene condito,
ad uno ad uno:
con una parte di Lavoro
e due di Gaiezza e Buon Umore.
Si aggiungano tre grandi cucchiai,
colmi d’Ottimismo,
un cucchiaio da tè di Tolleranza
ed un pizzico D’ironia ed una presa di Tatto.
Il tutto poi sia abbondantemente
Innaffiato d’AMORE!
Si decori infine il piatto
Con mazzetti di Piccole Attenzioni
E lo si serva, ogni giorno, con Letizia.
Si prendano dodici mesi,
si puliscano bene dall’Angoscia,
dall’Amarezza,
dall’Avarizia e dalla Pedanteria...
e si spezzetti,
ogni mese,
in trentao trentun parti,
sicchè la quantità sia sufficiente
proprio per un anno.
Ogni giorno viene condito,
ad uno ad uno:
con una parte di Lavoro
e due di Gaiezza e Buon Umore.
Si aggiungano tre grandi cucchiai,
colmi d’Ottimismo,
un cucchiaio da tè di Tolleranza
ed un pizzico D’ironia ed una presa di Tatto.
Il tutto poi sia abbondantemente
Innaffiato d’AMORE!
Si decori infine il piatto
Con mazzetti di Piccole Attenzioni
E lo si serva, ogni giorno, con Letizia.
giovedì, dicembre 28, 2006
Tratto da http://www.canisciolti.info/
Saddam Hussein: Il tirannicidio inutile
Giovedì, 28 dicembre
I caduti della guerra in Iraq hanno superato i morti dell’11 settembre ma c’è ancora un morto che entrerà in questo triste novero: Saddam Hussein. Nonostante gli appelli per un atto di clemenza che nelle scorse settimane erano partiti da tutto il mondo (con l’esclusione dei governi americano e britannico) e che ieri hanno visto anche l’Italia farsi parte attiva perché la pena capitale venga tramutata in una condanna all’ergastolo, pare proprio non esista modo per bloccare l’impiccagione.
Giustizia dev’essere fatta a ogni costo, insomma, e poco conta se per questo verranno calpestate tutte le regole del diritto, anche quelle appena stabilite.
In questi giorni pare siano stati molte centinaia gli iracheni che si sono offerti come boia. Un consigliere del primo ministro Nouri al Maliki ha raccontato di uno sciita che lo ha chiamato da Londra, dove era fuggito molti anni fa e ha finito con fare fortuna: “Per favore, fate che io possa azionare la leva di quella botola, sono pronto a lasciare tutto e a tornare a Baghdad”. Saddam gli aveva fatto uccidere un fratello.
Sembra che per designare il boia si dovrà fare ricorso a un’estrazione a sorte.Come un regnante deposto da una nuova e peggior dittatura, l’ex rais ha scritto ieri al suo popolo chiedendo “l’unità davanti ai nemici del Paese”. “'Mi sacrifico – scrive - se Dio vuole ordinerà di pormi accanto ai martiri, ai veri uomini”.
Si tratta di un testamento spirituale, scritto in realtà alcune settimane fa, ma che diventa particolarmente attuale poiché l’esecuzione è ormai davvero imminente, anche se potrebbe essere ritardata, per ironia della sorte, dalla festa islamica “del Sacrificio”, che inizierà sabato.
Ben diversa è invece l’atmosfera nelle strade del Paese. Già ieri, dopo che la Corte d’appello ha reso nota la sua decisione, nella capitale sono stati sparati numerosi colpi di mortaio, da un quartiere all’altro, ben più del solito.
Allo stesso tempo si sono diffuse una serie di voci incontrollate secondo cui i sostenitori di Saddam si preparerebbero a rapire almeno 2000 persone vicine agli alti funzionari dello Stato, che saranno uccise tutte insieme non appena sarà data la notizia dell’avvenuta esecuzione. Mentre molti deputati definiscono l’impiccagione di Saddam come “un punto di svolta nella storia del Paese”, la soddisfazione, se non l’esplicita felicità, ma pure il timore di una ulteriore impennata della violenza, domina gran parte dei discorsi nelle piazze di Baghdad, o delle altre maggiori città, come riferisce la stampa locale.
A Tikrit, città natale dell’ ex rais, Nasim Jaber, un insegnate di 51 anni affermava oggi che “la decisione di impiccare l’ex presidente non rappresenta il volere del saggio uomo in America, ma bensì quello degli iraniani, la cui storia è scritta nell’odio per gli arabi”.
In un paese allo sbando, dove lo Stato non controlla il territorio, i cittadini muoiono a decine in attentati a cadenza quotidiana e le truppe anglo-americane assistono all’incipiente guerra civile, il primo vero atto di sovranità del governo iracheno sarà dunque l’esecuzione della condanna a morte di Saddam.
Nel sinistro contro alla rovescia avviato ieri e contro cui è si è levata la voce del mondo occidentale civile, non è inscritta solo una violazione dei diritti umani, sebbene a scapito di un tiranno responsabile di efferate persecuzioni verso il suo popolo, ma anche l’ennesima conferma del disastro americano in Iraq.
La condanna di Saddam è infatti prima di tutto la vendetta della maggioranza sciita sull’ex dittatore sunnita, come dimostra peraltro lo scontro ai vertici delle stesse istituzioni irachene tra il premier Nouri al-Maliki (sciita) e il presidente Jalal Talabani (curdo, ma contrario all'esecuzione).
Prima ancora che materia per le diplomazie occidentali e per Amnesty International, la fine di Saddam - ostaggio e vittima di quel puzzle di etnie e confessioni che per un quarto di secolo l’ex rais aveva tenuto insieme sotto un tallone di ferro - dovrebbe zittire una volta di più quei think tank neoconservatori che hanno teorizzato l’esportazione della democrazia in Iraq, salvo non sapere da dove l’opera potesse avere inizio; per i bravi manualisti che hanno ingolfato libri, giornali e riviste sulle virtù del nation building, salvo ritrovarsi a fare i conti con una nazione inesistente e impossibile, la cui unica occasione di palingenesi è il tirannicidio, in quanto cruenta vendetta di una parte sull’altra.
L'unico merito storico acquisito in Iraq dai teorici della guerra preventiva è aver capovolto von Clausewitz, trasformando la politica in prosecuzione della guerra. E il tirannicidio non fa altro che confermare il disastro irakeno firmato dagli Usa e dai suoi sodali. Come quel Tony Blair che ancora ieri inneggiava a valori universali da difendere da parte di un Occidente che crede “nella tolleranza religiosa, nell'essere aperti agli altri, nella democrazia, nella libertà e nei diritti umani garantiti da tribunali laici” e che si dice consapevole “che non si può sconfiggere un’ideologia fanatica imprigionando o uccidendo i suoi leader: bisogna sconfiggerne le idee”.
Saddam andrà comunque a morte mentre Bush non mostra cedimento, pronto ad inviare nuove truppe. Alla fine, i caduti in Iraq saranno troppi rispetto ai morti dell’11 settembre.
di Neri Santorini - Altrenotizie.org
Saddam Hussein: Il tirannicidio inutile
Giovedì, 28 dicembre
I caduti della guerra in Iraq hanno superato i morti dell’11 settembre ma c’è ancora un morto che entrerà in questo triste novero: Saddam Hussein. Nonostante gli appelli per un atto di clemenza che nelle scorse settimane erano partiti da tutto il mondo (con l’esclusione dei governi americano e britannico) e che ieri hanno visto anche l’Italia farsi parte attiva perché la pena capitale venga tramutata in una condanna all’ergastolo, pare proprio non esista modo per bloccare l’impiccagione.
Giustizia dev’essere fatta a ogni costo, insomma, e poco conta se per questo verranno calpestate tutte le regole del diritto, anche quelle appena stabilite.
In questi giorni pare siano stati molte centinaia gli iracheni che si sono offerti come boia. Un consigliere del primo ministro Nouri al Maliki ha raccontato di uno sciita che lo ha chiamato da Londra, dove era fuggito molti anni fa e ha finito con fare fortuna: “Per favore, fate che io possa azionare la leva di quella botola, sono pronto a lasciare tutto e a tornare a Baghdad”. Saddam gli aveva fatto uccidere un fratello.
Sembra che per designare il boia si dovrà fare ricorso a un’estrazione a sorte.Come un regnante deposto da una nuova e peggior dittatura, l’ex rais ha scritto ieri al suo popolo chiedendo “l’unità davanti ai nemici del Paese”. “'Mi sacrifico – scrive - se Dio vuole ordinerà di pormi accanto ai martiri, ai veri uomini”.
Si tratta di un testamento spirituale, scritto in realtà alcune settimane fa, ma che diventa particolarmente attuale poiché l’esecuzione è ormai davvero imminente, anche se potrebbe essere ritardata, per ironia della sorte, dalla festa islamica “del Sacrificio”, che inizierà sabato.
Ben diversa è invece l’atmosfera nelle strade del Paese. Già ieri, dopo che la Corte d’appello ha reso nota la sua decisione, nella capitale sono stati sparati numerosi colpi di mortaio, da un quartiere all’altro, ben più del solito.
Allo stesso tempo si sono diffuse una serie di voci incontrollate secondo cui i sostenitori di Saddam si preparerebbero a rapire almeno 2000 persone vicine agli alti funzionari dello Stato, che saranno uccise tutte insieme non appena sarà data la notizia dell’avvenuta esecuzione. Mentre molti deputati definiscono l’impiccagione di Saddam come “un punto di svolta nella storia del Paese”, la soddisfazione, se non l’esplicita felicità, ma pure il timore di una ulteriore impennata della violenza, domina gran parte dei discorsi nelle piazze di Baghdad, o delle altre maggiori città, come riferisce la stampa locale.
A Tikrit, città natale dell’ ex rais, Nasim Jaber, un insegnate di 51 anni affermava oggi che “la decisione di impiccare l’ex presidente non rappresenta il volere del saggio uomo in America, ma bensì quello degli iraniani, la cui storia è scritta nell’odio per gli arabi”.
In un paese allo sbando, dove lo Stato non controlla il territorio, i cittadini muoiono a decine in attentati a cadenza quotidiana e le truppe anglo-americane assistono all’incipiente guerra civile, il primo vero atto di sovranità del governo iracheno sarà dunque l’esecuzione della condanna a morte di Saddam.
Nel sinistro contro alla rovescia avviato ieri e contro cui è si è levata la voce del mondo occidentale civile, non è inscritta solo una violazione dei diritti umani, sebbene a scapito di un tiranno responsabile di efferate persecuzioni verso il suo popolo, ma anche l’ennesima conferma del disastro americano in Iraq.
La condanna di Saddam è infatti prima di tutto la vendetta della maggioranza sciita sull’ex dittatore sunnita, come dimostra peraltro lo scontro ai vertici delle stesse istituzioni irachene tra il premier Nouri al-Maliki (sciita) e il presidente Jalal Talabani (curdo, ma contrario all'esecuzione).
Prima ancora che materia per le diplomazie occidentali e per Amnesty International, la fine di Saddam - ostaggio e vittima di quel puzzle di etnie e confessioni che per un quarto di secolo l’ex rais aveva tenuto insieme sotto un tallone di ferro - dovrebbe zittire una volta di più quei think tank neoconservatori che hanno teorizzato l’esportazione della democrazia in Iraq, salvo non sapere da dove l’opera potesse avere inizio; per i bravi manualisti che hanno ingolfato libri, giornali e riviste sulle virtù del nation building, salvo ritrovarsi a fare i conti con una nazione inesistente e impossibile, la cui unica occasione di palingenesi è il tirannicidio, in quanto cruenta vendetta di una parte sull’altra.
L'unico merito storico acquisito in Iraq dai teorici della guerra preventiva è aver capovolto von Clausewitz, trasformando la politica in prosecuzione della guerra. E il tirannicidio non fa altro che confermare il disastro irakeno firmato dagli Usa e dai suoi sodali. Come quel Tony Blair che ancora ieri inneggiava a valori universali da difendere da parte di un Occidente che crede “nella tolleranza religiosa, nell'essere aperti agli altri, nella democrazia, nella libertà e nei diritti umani garantiti da tribunali laici” e che si dice consapevole “che non si può sconfiggere un’ideologia fanatica imprigionando o uccidendo i suoi leader: bisogna sconfiggerne le idee”.
Saddam andrà comunque a morte mentre Bush non mostra cedimento, pronto ad inviare nuove truppe. Alla fine, i caduti in Iraq saranno troppi rispetto ai morti dell’11 settembre.
di Neri Santorini - Altrenotizie.org
mercoledì, dicembre 27, 2006
martedì, dicembre 26, 2006
anch'io col cappellino
con un po' di imbarazzo ma pubblico la mia foto così evitiamo di sacralizzare ancora una volta questo benedetto alessio(non me ne volere), ma va a finire che il blog lo intitoliamo "SOS for alessio only"
il mio cappellino stile bonnie and clide risale agli antichi anni 50 era del mio nonno e ieri me lo sono ritrovata in testa... con le cugine è carnevale ad ogni festa non so se si vede!
passate delle belle vacanze,mangiate bevete ma cerchiamo anche di goderci un po' la famiglia e le cose semplici invece di rincorrere cazzate nei negozi...
buona pasqua a tutti
franci
marta ti aspettoooooooo ( e chi volesse....)
lunedì, dicembre 25, 2006
BUON NATALE S.O.S
Letterina a Babbo Natale di Luciana Littizzetto
> Caro Babbo Natale,
> io vorrei che quest'anno per Natale tutti
> diventassero più buoni e io più figa.
> Se ti avanza tempo vorrei anche che facessi
> diventare un po' più furbo il mio fidanzato
> ma se pensi che anche per te, che sei Babbo, esaudire
> quest'ultimo desiderio sia proprio una mission
> impossibol, buttami pure giù dalla canna fumaria
> un attaccante giovane di 25 anni che mi accontento :
> uno tipo Tacchinardi va già bene.
> Se per caso, Babbone caro, nel tuo lungo andare
> lassù sulle montagne, tra boschi e valli d'or,
> ti capita di incrociare ad un autogrill i re Magi,
> avvertili che sto aspettando anche loro, e mi raccomando:
> avvisa la stella cometa che siccome piazza Statuto è sempre un
> carnaio, indichi pure il cammino da via San Donato, quella strada stretta e
> intasata, dove i pullman sono costretti a viaggiare sui muri come fanno i
> gechi. > Visto che non ho il camino appenderò tre calze al termo del tinello.
> Una contenitiva per l'oro, che a riempirla anche tanto non si sfonda,
> una autoreggente per l'incenso così i bastoncini profumati stanno su belli
> dritti e non si spezzano e un fantasmino da mocassino per la mirra.
> E' piccino ma basta. Mi risulta che la mirra sia un antibiotico
> Quindi mi bastano 5 capsule, ciclo completo, 2 o 3 non servono...
> faglielo sapere a Baldassarre.
> Mio caro Babbo, non vedo l'ora di farti un po' di coccole. Se vuoi ti
> preparo la vasca da bagno e la riempio di schiuma.
> Darti una bella ripassata non ti farà male. Da che ti conosco ci hai
> sempre lo stesso
> vestito e in più vai in giro con 6 renne... non
> profumerai certo di gelsomino. Sotto le ascelle mi sa che ti cresce il
> muschio da mettere nel presepe.
> Ora ti lascio, caro Babbo Natale.
> Se non puoi passare da me, fa niente. Mi han detto > che la felicità è dietro l'angolo, tu dimmi solo in quale isolato.
> E se puoi, mandami comunque un pensiero, magari due cri cri e
> salutami tanto quella Befana di tua sorella.
> > P.S.: Ah, dimenticavo: se ti riesce mandaci di nuovo un pò di neve che
> qui di bianco ci è rimasta solo la forfora.
> Caro Babbo Natale,
> io vorrei che quest'anno per Natale tutti
> diventassero più buoni e io più figa.
> Se ti avanza tempo vorrei anche che facessi
> diventare un po' più furbo il mio fidanzato
> ma se pensi che anche per te, che sei Babbo, esaudire
> quest'ultimo desiderio sia proprio una mission
> impossibol, buttami pure giù dalla canna fumaria
> un attaccante giovane di 25 anni che mi accontento :
> uno tipo Tacchinardi va già bene.
> Se per caso, Babbone caro, nel tuo lungo andare
> lassù sulle montagne, tra boschi e valli d'or,
> ti capita di incrociare ad un autogrill i re Magi,
> avvertili che sto aspettando anche loro, e mi raccomando:
> avvisa la stella cometa che siccome piazza Statuto è sempre un
> carnaio, indichi pure il cammino da via San Donato, quella strada stretta e
> intasata, dove i pullman sono costretti a viaggiare sui muri come fanno i
> gechi. > Visto che non ho il camino appenderò tre calze al termo del tinello.
> Una contenitiva per l'oro, che a riempirla anche tanto non si sfonda,
> una autoreggente per l'incenso così i bastoncini profumati stanno su belli
> dritti e non si spezzano e un fantasmino da mocassino per la mirra.
> E' piccino ma basta. Mi risulta che la mirra sia un antibiotico
> Quindi mi bastano 5 capsule, ciclo completo, 2 o 3 non servono...
> faglielo sapere a Baldassarre.
> Mio caro Babbo, non vedo l'ora di farti un po' di coccole. Se vuoi ti
> preparo la vasca da bagno e la riempio di schiuma.
> Darti una bella ripassata non ti farà male. Da che ti conosco ci hai
> sempre lo stesso
> vestito e in più vai in giro con 6 renne... non
> profumerai certo di gelsomino. Sotto le ascelle mi sa che ti cresce il
> muschio da mettere nel presepe.
> Ora ti lascio, caro Babbo Natale.
> Se non puoi passare da me, fa niente. Mi han detto > che la felicità è dietro l'angolo, tu dimmi solo in quale isolato.
> E se puoi, mandami comunque un pensiero, magari due cri cri e
> salutami tanto quella Befana di tua sorella.
> > P.S.: Ah, dimenticavo: se ti riesce mandaci di nuovo un pò di neve che
> qui di bianco ci è rimasta solo la forfora.
giovedì, dicembre 14, 2006
Da Mantova a Mosca [11 settembre 2005-7 ottobre 2006] IN RICORDO DI Anna Politkovskaja
Ricordo la Politkovskaya a Mantova
Ricordo Mantova, il prim’anno e dal prim’anno
la sorpresa, l’imbarazzo e l’impotenza
del doverti curare – scriverne, accompagnare, scortare, interpretare, tradurre, fotografare, presentare – mostri o fate, autori lontani dal tuo sfogliare
accettare questo negli anni
distillato e interiorizzato come parte del segreto dei Gonzaga e del Festival
Tutto
delle cangianti, mai devianti sempre intense, sfumature di quel BLU
altri riflessi della luce di Mattia da quel blu
Ricordo la Politkovskaya
Ricordo di un'anziana signora, insegnante pugliese in pensione, in fila disciplinata da una ora Una e 45
minuti quarantacinque
Ricordo il rosso porpora delle ancor barocche poltrone del Teatro Sociale
le maschere in divisa dismessa, imbalsamate
a lasciar spazio e braccia alle magliette blu disfatte ma non disgregate dall’ultimo giorno di festival
Ricordo il suo arrivo tenace e tagliente
la voracitá di Flores D’Arcais che affonda senza rimorso né percezione
la mia presentazione
Ricordo un dietro le quinte
minimalista di minima attesa
spinta dai miei fagocitati onnipresenti Capitani
fiduciosi, fiduciati
Condividendo la colazione dei tecnici delle luci e attendendo un istante propizio
qualsiasi
purché consono a riprender doverosa parola di introduzione
ormai fuori da qualsiasi tempo
Ricordo di essere stata catapultata e lanciata
senza avvisaglia alcuna
in quel momento, inesistente
di aver puntualmente sbagliato la pronuncia
e ricevuto il pronto puntito commento di D’Arcais lá in acre affilata attesa
Ricordo the professional russian-speaking nella contrastante vitalitá della sua lunga bionda chioma
il suo esteso inglobante sorriso
altrettanto sormontato nello smorzare i toni di tal crudo scenario
Ricordo le espressioni senza speranza
Spianate atterrate strozzate
Che nessun sinonimo avrebbe potuto smorzare
Ricordo la reticenza finale
e gli occhi impreparati e disarmati del pubblico in fuga
Astanti ancora in attesa
dopo il rifiuto di qualsiasi traccia scritta
sulle personali copie appena acquistate
Ricordo la mia richiesta
piccola e sospirante
di un orsetto che retorna
che giá c’era
tenue tinta pastello stridente davanti a tanto grigio
stretto dentro questo
A sorpresa una calligrafia aereata
Inchiostro ancora blu che custodiva incosciente tutto il respiro sottratto a quella giornata
e a quella vita
Ora e forse allora
Ricordo la mia richiesta ultima
non piú inappropriata
perché solo a Betta destinata
che lí non poteva essere
e ricordando
unisco a quel biglietto il mio sollievo nel ricordare
inspiegabilmente rincuorata dal fatto che lei non lo possa fare.
Ricordo la Politkovskaya
Come anni prima ricordavamo Pontiggia
Commossa e scossa dal pensiero di un uomo tanto amato
e da colui che l’ha accompagnato
Privato del privilegio di un dopo Mantova
Corrotta e turbata
da come si possa piangere chi ha lasciato impeto e sgomento
Quale volto possa assumere nel ricordo chi non puó essere stato amato.
… Quali impressioni poteva lasciarvi chi l’ha accompagnata, nella sua impressione.
Ricordo la Politkovskaya
Ricordo Mantova
Che di volti ne ha tanti, cangianti e brillanti.
Ricordo Domenica 11 Settembre 2005, Mattina
e “LA FOTO NON É DISPONIBILE”
Ricordo Mantova, il prim’anno e dal prim’anno
la sorpresa, l’imbarazzo e l’impotenza
del doverti curare – scriverne, accompagnare, scortare, interpretare, tradurre, fotografare, presentare – mostri o fate, autori lontani dal tuo sfogliare
accettare questo negli anni
distillato e interiorizzato come parte del segreto dei Gonzaga e del Festival
Tutto
delle cangianti, mai devianti sempre intense, sfumature di quel BLU
altri riflessi della luce di Mattia da quel blu
Ricordo la Politkovskaya
Ricordo di un'anziana signora, insegnante pugliese in pensione, in fila disciplinata da una ora Una e 45
minuti quarantacinque
Ricordo il rosso porpora delle ancor barocche poltrone del Teatro Sociale
le maschere in divisa dismessa, imbalsamate
a lasciar spazio e braccia alle magliette blu disfatte ma non disgregate dall’ultimo giorno di festival
Ricordo il suo arrivo tenace e tagliente
la voracitá di Flores D’Arcais che affonda senza rimorso né percezione
la mia presentazione
Ricordo un dietro le quinte
minimalista di minima attesa
spinta dai miei fagocitati onnipresenti Capitani
fiduciosi, fiduciati
Condividendo la colazione dei tecnici delle luci e attendendo un istante propizio
qualsiasi
purché consono a riprender doverosa parola di introduzione
ormai fuori da qualsiasi tempo
Ricordo di essere stata catapultata e lanciata
senza avvisaglia alcuna
in quel momento, inesistente
di aver puntualmente sbagliato la pronuncia
e ricevuto il pronto puntito commento di D’Arcais lá in acre affilata attesa
Ricordo the professional russian-speaking nella contrastante vitalitá della sua lunga bionda chioma
il suo esteso inglobante sorriso
altrettanto sormontato nello smorzare i toni di tal crudo scenario
Ricordo le espressioni senza speranza
Spianate atterrate strozzate
Che nessun sinonimo avrebbe potuto smorzare
Ricordo la reticenza finale
e gli occhi impreparati e disarmati del pubblico in fuga
Astanti ancora in attesa
dopo il rifiuto di qualsiasi traccia scritta
sulle personali copie appena acquistate
Ricordo la mia richiesta
piccola e sospirante
di un orsetto che retorna
che giá c’era
tenue tinta pastello stridente davanti a tanto grigio
stretto dentro questo
A sorpresa una calligrafia aereata
Inchiostro ancora blu che custodiva incosciente tutto il respiro sottratto a quella giornata
e a quella vita
Ora e forse allora
Ricordo la mia richiesta ultima
non piú inappropriata
perché solo a Betta destinata
che lí non poteva essere
e ricordando
unisco a quel biglietto il mio sollievo nel ricordare
inspiegabilmente rincuorata dal fatto che lei non lo possa fare.
Ricordo la Politkovskaya
Come anni prima ricordavamo Pontiggia
Commossa e scossa dal pensiero di un uomo tanto amato
e da colui che l’ha accompagnato
Privato del privilegio di un dopo Mantova
Corrotta e turbata
da come si possa piangere chi ha lasciato impeto e sgomento
Quale volto possa assumere nel ricordo chi non puó essere stato amato.
… Quali impressioni poteva lasciarvi chi l’ha accompagnata, nella sua impressione.
Ricordo la Politkovskaya
Ricordo Mantova
Che di volti ne ha tanti, cangianti e brillanti.
Ricordo Domenica 11 Settembre 2005, Mattina
e “LA FOTO NON É DISPONIBILE”
martedì, dicembre 12, 2006
Zena in altalena, sospinti dal vento di mare (...che vuol dire?)
Salve cari condomini,
mi scuso con voi tutti per l'assenteismo recidivo degli ultimi tempi: non è vero che non vi ami ( come dice la canzone sulla lontananza, che sai, fa dimenticare chi...).
Sono solo molto impegnato.
Al momento mi trovo a Zena (Genova per gli infedeli),in occasione di una fiera, e tengo uno stand per un commerciante di dolci siciliani in piazza Caricamento, di fronte l'Acquario. Rimarrò qui fino al venti, quindi: se maometto non va alla montagna, gli amici lo vengano a trovare e portino del buon vino e chissenefrega della montagna!
Un richiamo particolare alla signorina Bacigalupo, che se non erro dovrebbe trovarsi da queste parti: Vieni a mostrarmi la città, ché sto diventando un troppo assiduo frequentatore di malfamati carrugi!
A presto a voialtri tutti!
sabato, dicembre 09, 2006
venerdì, dicembre 08, 2006
mi adeguo...
sabato, novembre 25, 2006
un buonnoncompleanno anche da parte mia.
a quanto pare sei una specie di guru, di genio, di mito....??ma visto che ti piace "trasgredire le regole", come dici sempre te,voglio immaginare che se un giorno andrai sui libri di storia ti vedranno con questa smorfia.
dietro tutto scorre e diventa passato...te rimani il solito pazzo...e ubriacone!
a quanto pare sei una specie di guru, di genio, di mito....??ma visto che ti piace "trasgredire le regole", come dici sempre te,voglio immaginare che se un giorno andrai sui libri di storia ti vedranno con questa smorfia.
dietro tutto scorre e diventa passato...te rimani il solito pazzo...e ubriacone!
venerdì, novembre 24, 2006
unbuonnoncompleanno...
Non c'è niente di meglio che fare gli auguri a chi forse detesta festeggiare...buon tutto anche da me!
Auguri a chi..
Auguri Alessio.
Eccomi! Alessio non ti faccio dei semplici auguri, in realta' ti ho regalato il Nonvenireatrovarti (come tanto desideravi). Sai che ti dico, forse è meglio che ti auguri un buon 28 febbraio!
Mattia: ma sei diventato il più tecnologico di tutti! Che ne dici di fare dei corsi online di bolognese o di linguaggio giovanile degli anni '80?
Fra: io a Firenze vado il 30 per Fo e i Marlene, ma devo dare un'occhiata approfondita al programma degli altri giorni.
Mattia: ma sei diventato il più tecnologico di tutti! Che ne dici di fare dei corsi online di bolognese o di linguaggio giovanile degli anni '80?
Fra: io a Firenze vado il 30 per Fo e i Marlene, ma devo dare un'occhiata approfondita al programma degli altri giorni.
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